Via L.Fois 73/a
Mogoro OR 09095
Via Majorca 21
Quartu Sant'Elena CA 09045
Telefono
0783 991238
WhatsApp
351 8597429
La carie è un processo destruente cronico che cavita i suddetti tessuti del dente. Come tale e’ lento, puo’ essere solo insidioso e talvolta perfino indolore ma tutto cio’ fino allo stadio in cui raggiunge inevitabilmente la polpa se non si interviene per tempo. A quel punto anche chi ‘fortunato’ ha una soglia alta al dolore, precipita in uno stato di prostrazione dolorosa talmente insopportabile che non è domato neppure dagli antidolorifici . il dolore infatti diviene acuto e non si autolimita senza l’intervento del dentista. Ne sono responsabili i microrganismi del cavo orale e l’aggressione del dente è individuale a seconda dello stato di salute del soggetto, dei comportamenti alimentari e della cura che si pone nell’igiene orale domiciliare. Di grande aiuto sono le sedute, quantomeno semestrali, dal Dentista. Essendo cronico l’andamento della patologia cariogena , la carie nel tempo si può ripresentare anche al di sotto di elementi già curati e restaurati con le otturazioni per effetto della carica batterica presente nella placca, non rimossa dalle setole, e per effetto delle erosioni da consunzione nell’interfacie smalto-otturazione che da avvio all’infiltrazione. Il processo è più o meno lento e può restare indolore finchè il processo destruente non si approfondisce e invade i tubuli dentinali occupati da fini terminazioni nervose, nonchè la camera pulpare che da’ accesso ai cornetti pulpari fino canali nervosi. In questi casi la cura prevede la pulpectomia (devitalizzazione , cosi’ detta) onde bonificare l’elemento di tutto il materiale infetto e talvolta purulento che disgrega i nervi fino all’apice radicolare il cui fascicolo vascolo-nervoso sconfina nell’osso e ne continua l’innervazione . Tale branca è detta ENDODONZIA. Il dente devitalizzato ,( il cui termine resta improprio) ma salvato dalla pinza, perde il biancore, l’elasticita’ e la capacita’ di difesa agli insulti cariogeni e spesso se ne consiglia la capsula per metterlo al riparo da fratture.

La prevenzione inizia dalla gestazione con l’assunzione supplementare di calcio e di fluoro da parte materna secondo le indicazioni nel tempo e nella posologia che consiglia lo specialista sulla base individuale, dell’assetto ematico di tali elementi e sulla base della quantità di fluoro presente nelle acque del proprio acquedotto di approvvigionamento domestico. In tale considerazione il professionista metterà al corrente il paziente circa la realtà che va considerata della presenza di fluoro e calcio anche nelle fonti alimentari. pertanto l’assunzione farmacologica supplementare deve essere oculata per non incorrere nel sovradosaggio e conseguenti effetti collaterali anche gravi per la salute. Ritengo utile consigliare a tal uopo di stare attenti a che i nostri bambini ‘non si mangino’ il buon dentifricio fluorurato durante l’igiene orale quotidiana da presentare come un gioco per dare avvio a tale abitudine salutistica che si manterrà spontanea per tutta la vita calcio sole e fluoro se assunti oculatamente in caso di aumentato fabbisogno saranno perfetti alleati per i denti e l’apparato scheletrico promuovendone un’efficace mineralizzazione sia per una buona crescita del bambino sia per combattere l’osteoporosi nell’anziano e nel vecchio. Lo spazzolamento regolare dopo ogni pasto soprattutto in quello serotino allontanano la placca e quindi i germi cariogeni. Evitare soprattutto nei bambini le caramelle collose tipo mou che riempiono i solchi masticatori dei molari poco o pigramente raggiunti dallo spazzolino e quindi altamente cariorecettivi. Per tale motivo la sigillatura dei solchi è consigliata appena si completa l’eruzione dei primi molari permanenti intorno ai 6 anni di età.